Oggi The Tonight Blog Show ha il piacere di ospitare un attore comico, divenuto noto in tv per le sue partecipazioni a Edicola Fiore.
Una lunga palestra con il Cirque du Soleil, poi l'arrivo in tv in un ruolo drammatico e persino una parte al fianco di Checco Zalone, oltre che una serie di sketch televisivi tutti suoi: ecco a voi l'intervista esclusiva a Pippo Crotti, tra ricordi e progetti per il futuro!
Ciao Pippo. Il pubblico italiano ha imparato a conoscerti relativamnte da poco, grazie soprattutto alla tv e a Edicola Fiore. Ma tu sei stato per anni un membro del Cirque du Soleil: ci racconti com'è iniziata quell'avventura?
Era
il 2008 quando mandai un video di alcune mie performance in Canada, al quartier generale
del Cirque du Soleil. L'ufficio casting mi convoca a Barcellona per un'audizione durata due giorni. Eravamo un centinaio, tra attori, comici e
clown da mezzo mondo. Alla fine ci hanno presi in tre ed io ero tra quei
tre. È stato incredibile.
Di cosa ti occupavi nel Cirque? Abbiamo visto tue foto alle prese con anelli... compivi acrobazie?
Ero
il protagonista comico dello spettacolo TOTEM. Abbiamo debuttato ad
aprile 2010 a Montreal e abbiamo girato mezzo mondo.
Avevo diversi interventi durante lo show.
Per quanti anni hai vissuto in America? O hai girato sempre il mondo con lo spettacolo?
Negli
Stati Uniti ci siamo stati un paio d'anni. Abbiamo fatto le città più
grandi (Los Angeles, New York, San Francisco, Miami, Washington DC, Boston...) .
Poi siamo sbarcati in Canada, a Londra (alla Royal Albert Hall), Amsterdam e
Nuova Zelanda. Però quando avevo 20 anni sono stato a Los Angeles un
paio d'anni a studiare recitazione.
Ti manca il Cirque? Pensi di tornarci, un giorno?
Dopo
più di 1500 repliche ero stanco. Avevo bisogno di qualcosa di nuovo.
Ora dopo qualche anno quel palco mi manca. Quella situazione di far
spettacolo 10 volte a settimana, davanti a 2600 persone a spettacolo, mi
manca molto. Sicuramente tornerò prima o poi. Non credo accetterò più
contratti troppo lunghi, ma sicuramente il Cirque du Soleil è casa mia e
ci tornerò... anche non troppo tardi.
Come hai fatto ad approdare in tv, nella lunga serialità televisiva?
Ero
a New York con lo spettacolo del Cirque du Soleil e quella sera c'erano
tra il pubblico Pietro Valsecchi e sua moglie Camilla Nesbitt. Non li
conoscevo di persona, solo di fama. Sapevo che avevano prodotto tutti i
film di Zalone e la serie Squadra Antimafia che mi piaceva molto. Dopo
lo spettacolo vengono dietro le quinte a conoscermi e Valsecchi era
super entusiasta di me. Si era divertito tantissimo tanto che mi disse che avrebbe volentieri lavorato con me quando tornavo in Italia.
Al momento non ci ho dato molto peso, negli anni col Cirque du Soleil ho
conosciuto un sacco di produttori, registi, attori di Hollywood che mi
ricoprivano di complimenti ma poi finiva lì. Credevo fosse così anche
con Valsecchi. Invece dopo qualche mese mi chiama e mi propone una serie
tv. Mai avrei creduto mi proponesse una fiction seria, avendomi visto al
Cirque du Soleil dove ero super comico. Comunque accetto e torno in
Italia a fare Squadra Mobile 1 e 2.
Come sei approdato a Edicola Fiore?
Con
Fiorello è stato diverso. Sono andato io a cercare lui. Io ero in
America, lui faceva Edicola Fiore solo sul web. Fiorello è sempre stato
un mio mito assoluto, decido di fare un video promo della sua Edicola
Fiore. Glielo mando e lui lo posta sui suoi social. Mi scrive che gli è
piaciuto molto e mi esorta a farne altri. Glieli faccio e poi gli propongo una
serie web dall'America, Edicola Viaggi, che postava ogni weekend sui suoi
social. Poi quando è sbarcato a Sky mi ha chiamato e ho fatto anche le due
stagioni di Edicola Fiore in TV.
Come ti sei trovato a recitare in una fiction e in un film (Quo Vado?, con Zalone)? Ci sono state difficoltà? Se sì, quali?
Beh,
il film di Checco Zalone è stato più semplice perché la parte non era
molto grande (anche se una scena l'ho dovuta rifare 37 volte: proprio non
mi veniva!). Mentre per la fiction non è stato facile. In tutte e due le
stagioni ho avuto difficoltà. Il primo anno perché era la prima volta che
facevo una cosa del genere. Venivo dall'America dove parlavo solo
inglese e recitare in italiano era difficile. In più era un ruolo
serio. Ero abituato a palcoscenici dove la recitazione è portata al limite,
molto clownesca e molto mimica, invece qui dovevo essere serio e
credibile.
La difficoltà della seconda stagione invece è stata per la
storia del personaggio, che sta con una donna che non riesce ad
avere figli... che fatica! Comunque non sarò stato Marlon Brando ma ce
l'ho messa tutta. Poi ho avuto la fortuna di conoscere colleghi
meravigliosi che mi hanno sempre aiutato moltissimo. Da Luca (Checco) a
Tirabassi, al regista Alexis Sweet.
Pippo in Quo Vado? |
Ti piacerebbe fare spot?
Certo. Sto già facendo qualche provino per alcuni spot di note aziende. Vedremo.
Parlaci invece di My Name is Pippo, che abbiamo visto in estate.
Beh, My Name is Pippo è la MIA serie. Un
altro sogno che è diventato realtà. Anche qui Pietro Valsecchi mi ha
dato la possibilità di produrre una mia serie comica. È andata in onda
la scorsa estate su Italia Due, tutti i giorni. Un'emozione grandissima
vedere un proprio progetto prendere forma e poi rivederlo in TV.
al lavoro sulla serie comedy My Name is Pippo |
Progetti per il futuro? Cosa bolle in pentola? Dove ti rivedremo?
Progetti per il futuro tanti come sempre, poi solo pochi prendono forma. Sto lavorando a due spettacoli teatrali. Il primo è un mio monologo, divertente, sulla mia esperienza all'estero col Cirque du Soleil; l'altro è uno spettacolo per famiglie che sto preparando con Pistillo (il comico di Colorado che è stato co-protagonista di My Name is Pippo). E poi altre cose grandi e più piccole. Ti posso dire che una sarà col mio amico Marco Rossetti. Meglio non dire molto.
Facciamo i nostri miglior in bocca al lupo a Pippo, sperando di rivederlo presto in onda con la sua simpatia!
Si vede che guardo poco la tv, non lo conoscevo mica. Come sempre ottimo lavoro Miki :)
RispondiEliminaGrazie mille. Pippo è una di quelle persone davvero alla mano, di spirito, divertenti.
EliminaMoz-
Sì l'ho visto spesso in tv e conosco di nome, ma non sapevo di questo aneddoto o della sua partecipazione al cirque du soleil, davvero sorprendente ;)
RispondiEliminaVerissimo: è un artista che ha iniziato proprio da lì, portandosi dietro quell'esperienza!
EliminaMoz-
L'ho "conosciuto" grazie a squadra mobile 1/2 e da li mi ha incuriosita e l'ho seguito molto volentieri, oltre ad essere un bravo attore è una persona molto umile, la parola che gli calza a pennello è UMANO.
RispondiEliminaSpero di rivederlo molto presto in Tv.
In bocca al lupo Pippo ��
Umano è il termine corretto. Sempre molto rispettoso dei fan, li coinvolge e risponde sempre.
EliminaUn grande :)
Moz-
��
EliminaL'ho "conosciuto" grazie a squadra mobile 1/2 e da li mi ha incuriosita e l'ho seguito molto volentieri, oltre ad essere un bravo attore è una persona molto umile, la parola che gli calza a pennello è UMANO.
RispondiEliminaSpero di rivederlo molto presto in Tv.
In bocca al lupo Pippo ��
Vedi sopra^^
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